Il design salva la vita. Sans-Titre #008
Quando il design non è estetica ma sopravvivenza.
L’ambulanza che girava in tondo
New York, 2013.
Un’ambulanza arriva al Mount Sinai Hospital con un paziente in codice rosso.
Il problema è che l’autista non riesce a trovare l’ingresso del pronto soccorso: cartelli confusi, frecce poco chiare, font decorativi.
Quattro minuti persi a girare in tondo. Quattro minuti che, in quei casi, possono fare la differenza tra la vita e la morte.
Da lì è partito uno dei progetti di redesign più importanti nel mondo ospedaliero: rifare tutta la segnaletica, partendo da una regola semplice ma spietata.
Non deve essere bella. Deve farti arrivare nel posto giusto il più in fretta possibile.
l caos degli ospedali
Gli ospedali sono città dentro la città, con padiglioni costruiti in epoche diverse, corridoi che si incrociano, ali nuove attaccate a pezzi vecchi.
In questo labirinto, la segnaletica diventa vitale.
Uno studio ha calcolato che il 30% dei visitatori si perde almeno una volta. E per chi ha un’emergenza, ogni minuto in più è un rischio.
La rivoluzione olandese e il caso americano
In Olanda hanno ridisegnato la segnaletica di tutti gli ospedali con tre regole base: emergenza sempre in rosso, un font leggibile per tutti, e un sistema di colori semplice da riconoscere.
A New York, invece, Pentagram ha cancellato decine di vecchi cartelli incoerenti e ha introdotto un linguaggio chiaro e immediato: tipografia studiata per essere leggibile in movimento, codici alfanumerici per ogni destinazione, una linea rossa continua sul pavimento che porta dritto al pronto soccorso.
Quando i dettagli fanno la differenza
Le ricerche dicono che leggere “Pronto soccorso” in minuscolo è più veloce che leggerlo in MAIUSCOLO. Il contrasto dei colori può guidare o confondere.
La dimensione dei caratteri va calcolata in base alla distanza, non a occhio.
Non sono scelte estetiche, ma numeri che, letteralmente, salvano vite.
Cosa ci insegna tutto questo
Per noi designer è un promemoria potente: il design non è neutrale.
Ogni scelta che facciamo ha conseguenze. A volte estetiche, a volte pratiche. In certi casi, vitali.
La prossima volta che vi trovate in un ospedale, guardatevi intorno.
Se la segnaletica vi porta nel posto giusto senza farvi pensare, significa che qualcuno ha fatto bene il proprio lavoro.
E il miglior complimento, in questi casi, non è “che bel design”.
È “sono arrivato in tempo”.

